Cos´è
morire?
Un giorno, nel porto, c´era una barca a vela che lentamente
andava via dal porto.
La gente sulla riva la guardava, con dolore e tristezza nel
cuore.
"No, non andare via!" piangeva.
Però, la barca usciva dal porto, e cominciava a navigare verso
l´orizzonte lontano. Pian piano si allontanava, e la gente sulla riva la vedeva
diventare più piccola e più piccola man mano si allontanava.
La gente piange. "Non la vedremo mai più…"
Alla fine, la nave non era nient´altro che un puntino bianco
sull´orizzonte.
La gente sforzava gli occhi per poter vederla il più lungo
possibile, ma non serviva… la nave attraversava l´orizzonte ed era sparita.
Lasciava la gente sulla riva in tristezza e dolore. Alcuni
andavano a casa, mentre altri rimanevano sulla riva, fissando in lontananza,
con la speranza inutile che la nave tornerebbe.
Allo stesso momento invece, che per quella gente la barca
spariva sopra l´orizzonte, c´era altra gente su un´altra riva sull´altra lato
di quel mare che stava aspettando in grande attesa, fissando l´orizzonte:
"Quando verrà la barca? Tu vedi già qualcosa?"
E quando finalmente si vedevano un puntino bianco attraversare
l´orizzonte lontano, scoppiavano dalla gioia: "Guarda! La nave si
avvicina! Verrà da noi!"
La gente ballava e si abbracciava e cantava così che si sentiva
in tutto il mare.
Man mano la nave si avvicinava, si ingrandiva e finalmente
veleggiava nel porto, dove veniva raccogliata calorosamente e allegramente da
tutta la gente della città.
E questo è morire.
(il Vescovo Brent; traduzione
italiana da Margherita)
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